Risalgono a una decina d’anni fa i primi modelli di outsourcing e automazione, che tramite infrastrutture ITC hanno delocalizzato la produzione come i servizi, proiettando scenari pessimistici sul mercato del lavoro e sul numero di posti a rischio a causa del cambiamento del modello di produzione: a distanza di un decennio, tuttavia, abbiamo scoperto come la Digital transformation e i suoi sviluppi abbiano favorito forme di smart-working, configurando a livello d’impresa un’organizzazione complessa, costituita da più team di lavoratori che comunicano e interagiscono tra loro a distanza, operando in modo collaborativo e aumentando la produttività aziendale.

La Digital Transformation e i lavori del futuro

Un miglioramento esponenziale della velocità e copertura delle connessioni a Internet, nuovi media e dispositivi intelligenti dotati dei sensori più svariati, sistemi di protezione dei dati, monitoraggio e analisi dei big data direttamente sul cloud, hanno consentito di rimodellare il mercato del lavoro secondo un paradigma del tutto nuovo e difficilmente immaginabile fino a pochi decenni fa. I vantaggi sono evidenti in ogni settore, dalla didattica alla medicina, all’agricoltura e alla ristorazione, per non parlare dell’economia e infine della Pubblica Amministrazione: la cosiddetta Industria 4.0 richiede competenze ed expertise del tutto nuove, che chi opera nel campo digital deve acquisire il più in fretta possibile per tenere il passo e non rimanere indietro sul mercato del lavoro.

Una recente ricerca dell’Institute for the Future di Palo Alto ha cercato di scoprire quali saranno le professioni del prossimo futuro legate alla digital transformation, attraverso una ricerca interdisciplinare su scala mondiale che ha individuato dieci skills decisive. Ecco una selezione di quelle che abbiamo ritenuto più interessanti:

1. Crosscultural Competency: operare in ambienti culturali differenti

Il mondo è oggi connesso a livello globale, pertanto è richiesta ai fini della comunicazione una padronanza linguistica e culturale che consenta di essere operativi in contesti locali i più diversi tra di loro. La conoscenza di lingue straniere e la propensione allo spostamento risultano quindi skills dall’alto valore aggiunto.

2. Computational thinking: dagli analytics a concetti funzionali

I Big Data accumulati ogni giorno dalle aziende e dalle piattaforme online vanno filtrati e interpretati, prima di poter essere utilizzati per migliorate le infrastrutture ITC e fornire vantaggi competitivi a un impresa. Chi ha familiarità con i sistemi di analytics ed è in grado di visualizzare i fattori chiave al loro interno possiede una delle competenze più preziose per il decennio a venire, richiestissima in ambito web ed e-commerce, sia B2C che B2B, come nella GDO e nella ricerca scientifica

3. New Media Alphabet: utilizzo dei nuovi media

Padroneggiare i nuovi strumenti offerti da social network, app e piattaforme online è un vantaggio diretto sul mercato del lavoro, dal momento che anche negli uffici i nuovi strumenti di comunicazione digitale hanno ormai scardinato l’approccio tradizionale, rendendo interattiva la presenza di un brand online: le skills possedute da youtuber, blogger e social media manager, costituiscono quindi un tratto indispensabile all’interno di un’azienda.

4. Transdisciplinarity: accorpare competenze di diverse discipline

Molti settori dell’industria richiedono soluzioni complesse e figure professionali composite. La nanotecnologia, ad esempio, richiede l’interazione di biologi molecolari, biochimici, ingegneri e matematici. Avere una comprensione di linguaggi e concetti afferenti a diverse discipline costruisce un’expertise preziosissima, che ad oggi le organizzazioni privilegiano anche grazie alla digital transformation e il lavoro a distanza.

5. Virtual collaboration: rafforzare l’interazione e collaborazione a distanza

Le piattaforme cloud e di comunicazione interattiva favoriscono il lavoro a distanza di gruppi e individui, a patto che i membri del team abbiano una sufficiente confidenza con gli strumenti e gli ambienti virtuali necessari a stabilire questa connessione. Un feedback immediato riguardante gli obiettivi condivisi e il raggiungimento degli step intermedi può contribuire a generare entusiasmo e senso di appartenenza, costruendo così uno scenario particolarmente produttivo, sempre aperto nei confronti dell’innovazione tecnologica in fatto di comunicazione.

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